Pensieri della Madre

Una parola buona, un consiglio dato con affetto, specie alle consorelle giovani, basta a colmare le piccole astiosità, a far desistere dai puntigli, che sono vere spine nel cammino dell’anima, e la privano di forza e di grazia per fare il bene.

Gettiamoci con gli occhi chiusi nelle braccia della Divina Provvidenza perché faccia lei quello che è meglio.

Coraggio, e avanti sempre come Dio vuole! Ammalata o sana, attiva o forzatamente in riposo, ma sempre unita a Lui, sempre rassegnata, anzi contenta di fare la sua volontà, che è sempre buona e giusta, anche quando ci pare il contrario.

Per non perdere la pace dell’anima bisogna imparare a tacere. Le parole e i giudizi delle creature non devono disturbarci perché non possono nuocerci davanti a Dio, e se Egli crede, in un momento le disperde, e fa conoscere la verità.

Siamo a Natale, alla bella e dolce festa del Santo Bambino Gesù, ed io quanto vorrei poter venire a vedervi tutte, ad abbracciarvi, a intrattenermi un poco con voi! Ma, malgrado il mio vivo desiderio, per questa volta devo rinunziarvi, perché l'obbedienza me lo vieta. Faccio dunque il mio sacrificio volentieri, sicura che Gesù, buono e generoso ben più delle sue povere creature, ce ne ricompenserà largamente tutte, concedendoci di amare di più Lui, e di amarci più teneramente ancora fra noi, ché il puro amore è più forte di qualunque distanza e della stessa morte.

Vogliatevi bene, e state unite sopportandovi a vicenda, ed aiutandovi in tutto quello che potete, perché è l’unione che fa la forza.