Andrea Gemma, La Madre. Profilo biografico della beata Teresa Grillo Michel, Libreria Editrice Vaticana, 1998.
Una puntuale ampia e quasi puntigliosa ricostruzione della vicenda esistenziale ed apostolica di Teresa Grillo Michel, nobildonna alessandrina passata dalla vita coniugale vedovi le a una forte esperienza di carità, e divenuta fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza.
La biografia vede la luce in occasione della beatificazione di Madre Michel, «la Madre “, come la chiamavano e la chiamano figlie ed estimatori.
Ne risulta un profilo umano e spirituale denso di avvenimenti e di sorprese – le sorprese della carità evangelica -, saldamente ancorato a quel movente soprannaturale che è il punto di partenza per ogni avventura genuinamente cristiana.
Lo stile dell’ecc.mo Autore è chiaro, incisivo, accattivante, senza nulla d’ampolloso e retorico. La documentazione è di prima mano, sicura. La cronologia rigorosa.
Con la presente biografia si fa il punto su Teresa Michel e la sua meravigliosa impresa di carità: ne balza fuori vivida una personalità eccezionale che, nei diversi stadi di vita in cui la Beata si è distinta, si propone a sicuro modello.
PREFAZIONE
«Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore…
Rendici la gioia per i giorni di afflizione…
Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio,
rafforza per noi l’opera delle nostre mani
l’opera delle nostre mani rafforza »
(Sa189, 12.15.17).
1. Attardarci, con disponibilità e con lieto desiderio, a leggere «La Madre», profilo biografico della beata Teresa Grillo Miche!, fondatrice delle Piccole Suore della Divina Provvidenza, è una esperienza di preghiera che ci commenta in modo avvincente il salmo 89. Ci riconcilia con i giorni della vita, nelle loro gioie e nei loro drammi. Non è fatto irrilevante poter riandare alla storia di una donna che nel «contare» i propri giorni è giunta alla «sapienza del cuore». Riconosciamo, con profonda consolazione, che la beata Teresa Grillo Michel nelle abbondanti «afflizioni», in ogni stagione della sua vita, ha testimoniato una dedizione gioiosa, certamente non frutto di «carne», delle sue sole, cioè, capacità umane. E tutte le sue azioni e opere sono state «rafforzate» dalla bontà del Signore.
2. Questa biografia, scritta dal Vescovo Monsignor Andrea Gemma, giunge puntuale ed è stata scritta in un momento importante: Teresa Grillo Michel è riconosciuta e proclamata, dal Santo Padre Giovanni Paolo II, beata. La sua vita, nel modo più autorevole e vero, è proposta come esempio e modello per noi; la sua presenza nella comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, è per noi – ci viene efficacemente assicurato – straordinaria compagnia di aiuto, di benevolo operante affiancamento giorno dopo giorno. Siamo di fronte all’«opera di Dio». Per questo, nel leggere, alla legittima attenzione e curiosità per la vicenda storica, subentra in noi, quasi spontaneamente, un’attitudine di ringraziamento e di lode verso lo Spirito Santo che dà vita e di fraternità supplice verso la «beata». È un dono leggere. Ma è anche dono più grande vivere questa esperienza di rapporto con chi è in Dio e condivide la pienezza e la definitività.
3. il Vescovo Monsignor Andrea Gemma ha scritto con competenza e con meditata scelta del «genere letterario» biografico. Ben conscio che «se è difficile penetrare nell’animo di qualsiasi uomo, è difficilissimo penetrare in quello dei prediletti di Dio», ci ha donato una biografia, scritta con linguaggio piano, documentata con pertinenza e saggia sobrietà, che è « una via di mezzo tra l’agile profilo e una biografia criticamente condotta sulle fonti». Contestualmente è stato ed è storiografo nella condizione migliore. Non solo, anche attraversò i documenti raccolti e le biografie già scritte, ha potuto seguire passo a passo la vicenda storica della «Madre» fondatamente; ma ha conosciuto testimoni che hanno vissuto con la beata Teresa Grillo Miche! Ed è stato più volte nelle case, nelle «opere» iniziate dalla stessa «Madre». Si è potuto immergere nel passato e nei frutti perduranti di una storia che non si è affatto conclusa. Gliene siamo tutti molto grati.
4. Nella vita di Teresa Grillo Michel ritorna l’inedito, la inattesa e dirompente novità vitale di Gesù. Scriveva Monsignor Fernando Charrier, Vescovo di Alessandria, la città per eccellenza della «beata»: «Può meravigliare più di uno il fatto che una terra, quale quella alessandrina, non proprio orientata, almeno in questi ultimi cento anni, dai principi evangelici nella sua cultura e nel suo stile di vita, possa dar vita a personalità di spiccata umanità e di seria fede cristiana come Teresa Grillo Michel» (Prefazione, in RENATO LANZAVECCHIA, Teresa Grillo Miche!. La Figura – Le Opere, Milano 1991,7). Non ci ritorna forte, interpellante, nella nostra memoria, l’interrogativo di Natanaele a Filippo: «Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?» (Gv 1,46). Da Alessandria sono venuti tanti personaggi illustri, ma dei santi sembrerebbe incredibile. La «Madre» è una santa, come donna, e donna straordinaria; ben radicata in un concreto contesto storico geografico culturale; attestante una «qualità di vita» ad un tempo stupenda, sofferta, armoniosa, in modo crescente «abbandonata nella Divina Provvidenza». È una storia che da un lato è vissuta intensamente e con decisioni pienamente ponderate e dall’altro rivela un disegno che la sovrasta e la conduce dove non è previsionabile e preventivabile. Anche per Teresa Grillo Michel si è attuata quella mirabile interazione e collaborazione tra libera volontà d’amore e grazia che sono tipiche di chi si apre al Signore e all’azione del suo Santo Spirito.
5. Le tappe della vita della «Madre» rispondono in modo avvincente ai classici interrogativi: perché? dove? come? con chi? quando? Giovane dotata, aristocratica, attraente, formata da un buon itinerario pedagogico e familiare e scolastico, diviene sposa ammirata; ma senza figli. Divenuta vedova attesta già in questa prima parte della sua storia, che la imparenta con tante donne e mamme sofferenti, le costanti dell’ agire di Dio, oltre che i drammi frequenti della vita. L’aprirsi e l’impegnarsi nella consacrazione totale al Signore è frutto di una duplice radicale esigenza: il relazionarsi compiutamente al Signore e il riconoscere in modo struggente il bisogno dei poveri, e tra essi dei «più poveri». Preghiera, interiorità purificata e unita al Signore, va di pari passo, con una carità operosa, inventiva, scomoda e scomodante tutti. Questa vita di preghiera e di incontenibile amore «cristiano» ha dei referenti (vedi il costante riferimento all’opera di San Giuseppe Benedetto Cottolengo) e dei rapporti confortanti e confermanti (don Orione); ed attesta il migrare geografico salvifico, in Italia e negli altri continenti poi, tipico delle attuazioni storiche, per opera delle donne e degli uomini di Dio, del divino universale disegno di salvezza. La Madonna, in questa storia, ha una parte determinante.
6. Leggendo questa biografia riviviamo uno stupore religioso che ci dà consolazione e accresce la speranza di cui, chi ha la disponibilità di leggere – ed è già «grazia» questo – «deve saper rendere ragione» (1 Pt 2, 15). Siamo grati al Signore per quel che ha operato e opera in Madre Teresa Grillo Michel. Ringraziamo cordialmente le Piccole Suore della Divina Provvidenza che hanno coinvolto il Vescovo Monsignor Andrea Gemma, convincendolo a scrivere questa nuova biografia per noi. Ci auguriamo cordialmente che tanti abbiano il beneficio di imparentarsi spiritualmente con la «Madre».
+ Luciano Pacomio
Vescovo di Mondovì