Foglie di Pipal dalI’India

Nel misterioso alone di un’antica tecnica

Foglie dall’India dell’albero di pipal dipinte a mano

Tradizione La “foglia dell’albero di pipal” è un’arte antica nella quale si dipinge sulle foglie disseccate dell’albero chiamato “pipal”: un tipo di fico considerato sacro in India e conosciuto per la sua longevità e le sue grandi foglie. Quest’arte antica artigianale è stata conservata originariamente in segreto e si trasmetteva in famiglia di generazione in generazione. Recentemente, la tecnica è stata insegnata alle persone disabili per aiutarle nella loro sussistenza. La tradizione della “foglia dell’albero di pipal” è prevalente a Madras, in Kerala e nell’India Centrale. Soltanto oggi quest’arte ha ricevuto qualche attenzione al di fuori del Paese.

Tecnica Le spesse foglie dell’albero sono immerse nell’acqua finché la clorofilla si scioglie completamente, lasciando soltanto la venatura della foglia sulla quale il disegno è stampato e dipinto a mano.

L’immagine della beata Teresa Grillo Michel Ispirata ad una istantanea, questa è l’immagine più diffusa della nostra Madre, quella che ha guidato diversi artisti nel riprodurla in alcune tele o statue e di cui più volte abbiamo parlato in questa rubrica. (Cfr nn. 14, 17, 21, ecc.). La presentiamo ora dipinta su foglia di pipal, una miniatura proveniente dal Kerala – India, dove dal 1981 operano le Piccole Suore della Divina Provvidenza nelle città di Kumbalanguy, Kulathupuzha e Poyya. L’iniziativa, infatti, è partita dalle suore indiane, come dimostrazione del loro affetto alla fondatrice, e anche per dare alla sua immagine una espressione tipica della cultura locale. In India, infatti, esse prolungano l’opera di Madre Michel, dedicandosi al servizio dei più bisognosi e allargando le fila della sua famiglia religiosa. In questa foglia di pipal la beata Madre Teresa Michel, con le mani intrecciate e lo sguardo rivolto al cielo, è riprodotta senza aureola per esprimere la sua umiltà, il suo spirito di misericordia e il senso materno con cui ha amato e servito il prossimo. Il suo viso è bagnato di luce che è simbolo di santità. La figura luminosa, messa sullo scuro sfondo contrastante, fa riflettere sulla valutazione biblica di salvezza dal male, implorata e mediata anche dall’intercessione della Beata e dalla sua esemplarità.

La giovane Teresa Grillo Una seconda foglia di pipal raffigura Teresa Grillo giovane. Anche questa si ispira ad una sua foto, che la ritrae in elegante abito e acconciatura del suo tempo (fine 1800). Lo sguardo ha una espressione profonda e corrisponde al ritratto, mentre gli altri lineamenti si mimetizzano con i tratti fisionomici orientali, derivanti dall’interpretazione dell’autore indiano, che purtroppo ci è sconosciuto. Il tutto si rivela raffinato e delicato, ma anche originale perché la marcata venatura esotica e la tipicità della tecnica artistica donano al volto di Teresa nuova armonia e luminosità, soddisfacendo le attese delle sorelle indiane.

L’albero del Pipal Il pipal, Ficus religiosa (Fico sacro), è un albero semi-sempreverde, le cui foglie decidue cadono nella stagione asciutta, alto fino a 30 m, con diametro del fusto fino a 3 metri. Le foglie sono cordate (cioè a forma di cuore) con una punta particolarmente allungata; sono lunghe 10-17 cm e larghe 8-12 cm, con un picciolo di 6-10 cm. Il frutto è un piccolo fico di 1-1.5 cm di diametro, verde che matura in viola. Questa pianta è considerata “sacra” dai fedeli di induismo, giainismo e buddhismo. Il “Ficus religiosa” nella tradizione buddista è considerato l’albero cosmico detto anche “Bo”. Si racconta che Siddharta Gaitama, il futuro Budda, arrivò in un bosco sacro dove si trovava il Ficus religiosa. Dopo aver fatto le offerte rituali disse: “…Possa su questo sedile il mio corpo seccarsi e la mia pelle, le mie ossa, la mia carne dissolversi. Finché non avrò raggiunto il Risveglio, tanto lungo, tanto difficile da ottenere, non mi muoverò da qui”. E si narra che dopo una settimana di meditazione ebbe l’illuminazione della verità suprema; infatti è anche chiamato “l’Albero dell’illuminazione”. Nei paesi orientali, in ogni tempio, è presente un albero di Ficus religiosa ed è considerato un albero sacro.

Suor Maria Tamburrano

 

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