Tela di Antonio Lomuscio

Ritratto ad olio su tela, ispirato ad un’istantanea della Madre, che il pittore pugliese ha realizzato nel 1998 in occasione della Beatificazione.

Una tela per la B. Teresa Grillo Michel

 

Ogni opera d’arte manifesta un’unità organica di tutte le sue componenti interne, siano essere narrative o decorative. La sua comprensione va sempre di pari passo con i termini di apprendimento conoscitivo e descrittivo, e con le esigenze di armonia, ordine e bellezza. Tali parametri sono presenti in tutte le opere d’arte, ma sono messe in mostra specialmente nei ritratti che per definizione vogliono descrivere e documentare la presenza e la figura di un qualche personaggio.

In questa ottica pertanto è possibile valutare e valorizzare uno dei capolavori artistici che il pittore pugliese Giuseppe Antonio Lomuscio ha realizzato nel 1989 in occasione della Beatificazione della Madre Tersa Grillo Michel. In realtà, si tratta di un ritratto ad olio su tela (74×52), ispirato ad un’istantanea della Madre, che la ritrae – molto anziana – durante una festa scolastica a Valenza (AL), nel 1940. È una delle sue foto più belle, che la riprende di sorpresa, con naturalezza in posa spontanea.

Dall’esame della fotografia emerge non solo la preoccupazione narrativa descrittiva, ma anche quella interpretativa. L’espressione emotiva del volto della Madre si è prestata efficacemente all’interpretazione che ne ha voluto realizzare l’autore. Egli non si sofferma solo a rappresentare un volto, cosa che peraltro riproduce molto bene, in quanto si attiene fedelmente alla fisionomia della Madre, ma vuole raffigurare il carattere e l’importanza della sua persona come espressione di interiorità,. Egli scava nella personalità della Madre, ne coglie la ricchezza spirituale, ne mostra l’umanità vivace e la forte tempra. Sul suo volto non manca certamente l’espressione delle ansie derivanti dai problemi che deve affrontare, ma su di esso traspare anche la serenità dello sguardo, rivolto verso l’alto, come di colei che sa in Chi ha posto la sua fiducia.

Per questo accanto all’immagine della B. Teresa Michel, proponiamo anche la sua fotografia. Ognuno può contemplare sia l’una che l’altra e notare i tratti fondamentali e i lineamenti caratteristici, nella specificità e diversità che lo strumento riproduttivo comporta. Vi sono punti convergenti e divergenti che confermano tuttavia le linee essenzialidel commento appena esposto. Tale considerazione giustifica anche il fatto che spesso questa immagine sia stata utilizzata nelle diverse stampe della congregazione in segno di affetto e devozione, ma soprattutto per ricordare la bellezza del suo spirito e la grandezza della sua santità.

La tela è conservata in una sala della Casa Generalizia a Roma ed è stata largamente riprodotta per favorisce una devozione ben documentata e storica, in quanto dimostra che i santi sono uomini e donne come noi, che hanno, però, la sicurezza di trovare nella Grazia la prospettiva di superare tutte le difficoltà.

È stata inoltre inserita nel Volume IV: 1996-2000 della serie I Beati di Giovanni Paolo II di Andrea Resch, edito da Libreria Editrice Vaticana. Giuseppe Antonio Lomuscio ha inoltre realizzato, per la stessa occasione, una stampa serigrafica di cui abbiamo parlato in questo sito.

 Suor Maria Tamburrano

Giuseppe Antonio Lomuscio, pittore.

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