Papa: ‘Preghiamo per le autorità, spesso sole e non capite’
‘A volte decidono su misure che non piacciono, ma è per il nostro bene’
“Continuiamo a pregare insieme, in questo momento di pandemia, per gli ammalati, per i familiari, per i genitori con i bambini a casa…ma soprattutto io vorrei chiedervi di pregare per le autorità: loro devono decidere e tante volte decidere su misure che non piacciono al popolo. Ma è per il nostro bene. E tante volte, l’autorità si sente sola, non capita. Preghiamo per i nostri governanti che devono prendere la decisione su queste misure: che si sentano accompagnati dalla preghiera del popolo”. Così il Papa alla messa di stamane a Santa Marta.
Di Andrea Melis
Lavatevi le mani
ma andate scalzi
e baciate la terra ferita.
Starnutite pure nel gomito
ma leccate le lacrime di chi piange.
Non viaggiate a vanvera
ora è tempo di stare fermi
nel mondo
per muoversi in noi stessi
dentro gli spazi sottili
del sacro e l’umano.
Indossate pure le mascherine
ma fatene la cattedrale del vostro respiro,
del respiro del cosmo.
Ascoltate pure il telegiornale
che finalmente parla di noi
e del più grande miracolo
mai capitato:
siamo vivi
e non ci rallegra morire.
Per ogni nuovo contagio
accarezza un cane
pianta un fiore
raccogli una cicca da terra,
chiama un amico che ti manca
narra una fiaba a un bambino.
Ora che tutti contano i morti
tu conta i vivi,
e vivi per contare,
concedi solo l’ultimo istante
alla morte
ma fino ad allora
vivi all’infinito,
consacrati all’eterno.