Grembo materno straziato e forte,
di tua fecondità l’invitto segno
in te impresso sarà fino a la morte. Ave.
Bocca materna, non avrai più baci
che non sien quelli di tuo figlio – come
sigilli d’oro fulgidi e tenaci. Ave.
Occhi materni, voi vedrete il mondo
dietro un velo di lagrime, seguendo
ansiosi il folleggiar d’un bimbo biondo. Ave.
Mani materne, voi più non saprete
che blandire e sanar le rosse piaghe
di colui che a la terra offerto avete. Ave.
Vita materna, non sarai più nulla
fuor che l’ombra vegliante ad ali aperte,
con lunghe preci, a fianco d’una culla. Ave.
Cuore materno, cuore crocifisso,
cuor benedetto, cuore sanguinante,
cuore pregante a l’orlo d’un abisso,
non più per te, non più per te vivrai;
ma pel figlio in mille forme
di perdono e d’amor rinascerai. Ave.
(Ada Negri)