Verso la pienezza della carità nell’unità

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“Carissimi, amiamoci a vicenda, perché l’amore viene da Dio, e ognuno che ama è generato da Dio e conosce Iddio. Chi non ama, non ha imparato a conoscere Dio, perché Dio è amore.[…] Se taluno dice: ‘Io amo Dio’, e poi odia il suo fratello, egli è un bugiardo. E invero chi non ama il suo fratello da lui veduto, non può amare Dio, da lui non veduto” (1Gv 4,7-8.20).

“In questo fatto abbiamo riconosciuto l’amore: che Egli diede la sua vita per noi; e noi dobbiamo per i fratelli dare la vita. Chi avesse dei beni del mondo e vedendo il suo fratello aver bisogno chiudesse a lui le sue viscere, come può restare in colui l’amor di Dio? Figliuoli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti per davvero” (1Gv 3,16-18).

La carità è l’amore di Dio vissuto da noi in ogni relazione: l’autenticità del rapporto con Dio si mostra nel rapporto cristiano di carità con il prossimo, non viceversa.

Sulla base di quelle personali, approfondiamo le implicazioni sociali di questo rapporto.

Nella logica di San Giovanni, riaffermata da Paolo VI al termine del Concilio, la carità, come amore del prossimo, è via e mezzo per incontrare Dio (Cfr. Omelia del 7-12-1965).  L’uomo è il cammino verso Dio.

Gesù ha aperto gradualmente i discepoli al comandamento nuovo dell’amore reciproco. Gradualità pedagogica e non di contenuto. L’amore fraterno è lo spazio in cui va vissuto l’incon­tro con Dio e il rapporto interumano (o sociale) e con il mondo. È l’amore che costruisce l’unità del genere umano e quella della Chiesa, sacramento di tale unità. Orizzonte ultimo di quest’unità è la Trinità, comunità fontale d’amore infinito, da vivere nei rapporti ecclesiali e sociali (Cfr. GS 24).

Questa carità deve caratterizzare e far riconoscere i cristiani ed essere la forza capace di trasformare tutti i legami umani, da quelli interpersonali agli internazionali e mondia­li. Sono le implicazioni dell’amore fraterno che, diventate programma di vita, hanno la forza di trasformare il mondo e la parte in cui ognuno vive. È il dare la vita per costruire l’unità ecclesiale e la fraternità universale: il Vangelo della carità ha capacità di trasformare totalmente sia le nostre vite sia i nostri rapporti interpersonali e sociali.

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