Tela di Alfovino Missori

Tela conservata nell’Istituto Divina Provvidenza di Alessandria, realizzata per la beatificazione della Madre dal maestro Alfovino Missori, pittore romano.

Un altare dedicato 
alla Madre dei Poveri
nella Cattedrale di Alessandria


Il 22 gennaio 2005 nella Cattedrale di Alessandria è stata celebrata la festa liturgica della B. Madre Teresa Michel. Nella gioiosa circostanza il Vescovo Mons. Fernando Charrier ha benedetto la nuova Cappella dedicata alla Beata Michel, Madre dei Poveri di Alessandria, attigua a quella della Madonna della Salve, dove era solita sostare in preghiera ai piedi della patrona della Diocesi. Tale evento si inquadra nella celebrazione della ricorrenza del 150° anniversario della sua nascita  (24 settembre 1855), configurandosi come evento di valore storico e spirituale per la Chiesa che è in Alessandria e per la Congregazione, perché rievoca e ripropone la santità di Madre Teresa Michel.
Il dipinto è la copia di una tela conservata nell’Istituto Divina Provvidenza di Alessandria, realizzata per la beatificazione della Madre dal maestro Alfovino Missori, pittore romano  fra i più significativi artisti contemporanei dediti alla tematica sacra.  È l’immagine di Madre Teresa Michel più diffusa e venerata ed anche la più rappresentativa della sua vita e della sua missione: la ritrae con uno scorcio della città e con le attività che caratterizzano la sua Opera. L’articolo che segue, tratto dal settimanale diocesano “La Voce alessandrina”, rivela i sentimenti di venerazione profonda che gli alessandrini e le Piccole suore della D. Provvidenza hanno voluto dire alla loro Madre. Di fronte a tanta importanza, va considerato il valore spirituale di cui la cappella è stata arricchita, non inferiore al valore artistico e storico per la sua collocazione nella Cattedrale cittadina.

Una raffigurazione che esprime il linguaggio della carità

Quel tratto dell’interno della Cattedrale che dall’ ingresso della porta laterale di destra porta all’altare della “Salve” quante volte fu percorso da Madre Teresa Michel? Oggi, dallo stesso ingresso, i fedeli, dopo pochi passi, possono sostare non solo per ammirare, ma per invocare l’intercessione della beata Madre dei poveri per gli affanni, le preoccupazioni, le sofferenze; i travagli interiori che di tempo in tempo affiorano nell’esistenza di ognuno. E poi di Madre Michel tutti conoscono i momenti in cui la sofferenza ha bussato alla porta della sua vita. Trovarsi a fianco di una Madre che è passata per certi tunnel aiuta certamente ad alimentare la speranza.
Al presente sono quattro i richiami della Beata Madre Michel in Alessandria: la sua tomba nella cappella dell’ Adorazione diurna perpetua in via Moncalvo, l’altare che sabato 22 gennaio Mons. Vescovo a lei ha dedicato in Cattedrale, la Casa Madre di via Faà di Bruno e l’Istituto che  parla al cuore degli alessandrini, Casa Michel per antonomasia, sorta laggiù, un poco fuori città, in una delle rare piazze dedicate alla Divina Provvidenza. C’é da credere che nessuno contesterà questa scelta! Si tratta di un Centro ove i poveri e i limiti della persona umana sono “privilegiati”. Quanto è avvenuto in Cattedrale nel pomeriggio di sabato 22 gennaio (2005) è la realizzazione di un’aspirazione più volte espressa da mons. Vescovo ed auspicata dalla Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza che di Madre Michel continuano l’opera.
Nel quadro dei restauri in corso nella Cattedrale l’indicazione di mons. Vescovo si orientò sulla cappella dedicata a S. Giovanni Nepomiceno ed alle anime del Purgatorio. Il quadro delle Anime del Purgatorio, opera di B. Rivolta, venne restaurata a Gavi dalla dott.sa Francesca Regoli nel 2002 grazie alla generosità della sig.ra Marchetti in memoria del marito Dino.
Il generoso contributo di una anonima benefattrice suscitata dalla Provvidenza permise l’avvio del lavoro di restauro della cappella affidati alla ditta Gazzana di AcquiTerme. L’altare in marmo é del secolo XVIll-XIX. Pregevoli sono le teste di Angeli che sovrastano l’altare stesso. Sull’ altare è stato collocato il quadro che riassume e fotografa tutta la vita e l’attività della Madre: la Cattedrale, la Casa degli inizi dell’ opera in via Faà di Bruno, i suoi “tesori”, i poveri riuniti con Lei e le suore della Congregazione. Una raffigurazione che esprime eloquentemente il linguaggio della carità.
Ora un auspicio ed un voto: gli alessandrini ritrovino nell’opera della Beata Madre Michel, le radici e la loro più autentica identità cristiana: “Fare del bene, sempre ed a tutti; la carità non finirà mai…”. Con la Madre Michel in primo piano, occorre ricordare il Beato Francesco Faà di Bruno che in Alessandria nel 1853 diede vita alle conferenze di “S. Vincenzo”; Madre Carolina Beltrami per l’attenzione al mondo delle operaie; S. Luigi Orione consigliere nelle scelte di Madre Michel. Santi e Beati che ci tracciano le strade da seguire ancora oggi. Modelli riusciti di vita cristiana pur fra le nostre stesse difficoltà, sono stati testimoni di Fede ed esperti d’umanità. Diversamente a che servirebbero i Santi?

Luigi Riccardi

L’autore della tela originale è Alfovino Missori, nato a Montecompatri nel 1901. Artista  efficace, può considerarsi tra i più significativi rappresentanti della tradizione artistica Italiana, sia nell’Arte sacra che nel ritratto. Le sue opere si distinguono per misticismo e interpretazione lirica. Accreditato presso la Santa Sede, ha eseguito moltissime composizioni di grande formato per la beatificazione di Pio X, Pallotti, Guanella, Murialdo, Claret, ecc.. Un rilevante numero di tele si trova nelle chiese di Roma, in enti pubblici e privati, in istituti religiosi in Italia e all’estero. Alfovino Missori muore a Roma il 29/09/1993.

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