OCCORRE RINFORZARE I LEGAMI TRA ELETTORI ED ELETTI

DECALOGO PER I POLITICI

6° comandamento

NON COMMETTERE ADULTERIO

Il trasformismo è uno dei mali endemici di una parte del mondo poli­tico in Italia.

Una volta “sposata” una causa, una lista, degli alleati, una volta rice­vuto un mandato secondo questi termini dagli elettori, si deve tenere ferma la direzione di marcia. Certo, la politica è arte di mediazioni, di alleanze: ma tra l’alto profilo di una strategia e di un patto, e il tattici­smo che segue le correnti del momento, corrono grandi differenze.

Se non si vuole tradire la fiducia degli elettori, commettere questo “adulterio” di pensiero prima ancora che di azione, ci si deve attende­re da chi è impegnato nelle istituzioni una fermezza che non significa intransigenza ma coerenza.

Piuttosto, si rinunci ad un incarico o addirittura ad una presenza: que­sti fatti sarebbero — al di là del loro valore morale evidente — anche dei messaggi chiari rivolti al proprio elettorato, e non solo a quello. Una scelta costosa oggi, può essere ripagata domani.

Anche dal punto di vista di chi è elettore occorre considerare se certi comportamenti nei confronti degli eletti non siano “adulterio”, come ad esempio l’amicizia e gli aiuti promessi poi non dati, il tradimento alla prima disaffezione dai programmi e dalle scelte del proprio grup­po di riferimento politico o dell’eletto.

OCCORRE RINFORZARE I LEGAMI TRA ELETTORI ED ELETTI.

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