Questa ragazza di Nazareth viveva «nella periferia dell’impero romano e anche nella periferia di Israele. Un paesino. Eppure su di lei, quella ragazza di quel paesino lontano, su di lei, si è posato lo sguardo del Signore». In virtù di questo sguardo la Madonna è realmente immacolata. «Maria è stata preservata dal peccato originale, cioè da quella frattura nella comunione con Dio, con gli altri e con il creato che ferisce in profondità ogni essere umano. Ma questa frattura è stata sanata in anticipo nella Madre di Colui che è venuto a liberarci dalla schiavitù del peccato. L’Immacolata è inscritta nel disegno di Dio; è frutto dell’amore di Dio che salva il mondo».
Quanti artisti hanno raffigurato la Madonna – ma soprattutto contemplando e imitando la bellezza del Vangelo che si fa vita e opere, in Maria e in tanti santi.
La nostra vita è bellezza se riusciamo a «rimanere in ascolto attento della voce del Signore: il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata». «Ogni vita umana», comprese quelle troppo spesso dimenticate dei nascituri e dei malati gravi, vittime di una «cultura dello scarto» con l’eutanasia.
Della crisi della nostra civiltà si possono dire tante cose. Ma alla fine sarà la bellezza del cristianesimo, la bellezza del Signore, la bellezza della Madonna, sarà «questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero».
(Cfr. Papa Francesco)