Esemplarità
Il tipo del Vangelo
Egli è stato un uomo «impegnato», «tutto per Maria… e per Gesù»; «san Giuseppe è il tipo del Vangelo che Gesù annuncerà come programma per la redenzione dell’umanità; è il modello degli umili che il cristianesimo solleva a grandi destini; è la prova che per essere buoni e autentici seguaci di Cristo non occorrono grandi cose, ma bastano e occorrono virtù comuni, umane, semplici, ma vere e autentiche» (19 marzo 1969).
Leone XIII addita san Giuseppe come modello dei singoli stati del popolo cristiano: «In Giuseppe hanno i padri di famiglia il più sublime modello di paterna vigilanza e provvidenza; i coniugi un perfetto esemplare d’amore, concordia e fedeltà coniugale; i vergini un tipo e difensore insieme della integrità verginale. I nobili imparino da lui a conservare anche nella avversa fortuna la loro dignità e i ricchi intendano quali siano quei beni che è necessario desiderare. I proletari e gli operai e quanti in bassa fortuna debbono da lui apprender ciò che hanno da imitare» (Quamquam pluries).
Per Giovanni XXIII, «san Giuseppe offre esempio di attraente disponibilità alla divina chiamata, di calma in ogni evento, di fiducia piena, attinta da una vita di sovrumana fede e carità, e dal gran mezzo della preghiera» (17 marzo 1963)