Torturata e condannata a morte per fedeltà a Cristo

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SANTA LUCIA

 

Lucia nasce in Sicilia, a Siracusa, nell’anno 281, in una famiglia cristiana e molto benestante. Orfana di padre molto giovane, si lega tanto alla madre, Eutichia, che da lungo tempo soffre di una grave forma emorragica, e per lei si reca in pellegrinaggio a Catania sulla tomba di sant’Agata per implorare la sua guarigione. Ma sant’Agata le apparve in sogno dicendole “tu stessa hai il potere di guarire tua madre, perché tu stessa ti sei consacrata a Cristo”. Contemporaneamente la madre di Lucia guariva dalla sua malattia.

Lucia torna a Siracusa e decide di votarsi a Dio, donando tutti i suoi averi ai poveri e rinunciando al promesso matrimonio con un suo giovane concittadino. Egli, rabbioso, denunciò Lucia al prefetto della città, che la fece arrestare con l’accusa di essere cristiana. Era in atto allora l’ultima e più feroce persecuzione contro i cristiani ad opera di Diocleziano.

La giovane Lucia fu sottoposta a processo, durante il quale le venne chiesto di abiurare la fede cristiana, ma di fronte alla sua irremovibilità venne torturata (le furono anche strappati gli occhi, fu gettata tra le fiamme, le fu fatta trapassare una spada nella gola) e fu condannata a morte, per decapitazione, il 13 dicembre 304.

Il corpo di Lucia venne sepolto a Siracusa, nelle catacombe che portano il suo nome, e sopra la sua tomba venne edificata una chiesa, meta ancora oggi di numerosi pellegrinaggi. Fin da subito venerata dai siracusani, Santa Lucia divenne la patrona della città.

Il suo corpo rimase a Siracusa fino al 1039, anno in cui fu trasferito a Costantinopoli per essere protetto dai Saraceni. Nel 1204 i veneziani lo trasportarono nel monastero di San Giorgio ed elessero Santa Lucia co-patrona di Venezia. Una grande chiesa fu anche costruita per la Santa e lì il suo corpo venne conservato fino al 1863, quando venne deciso di demolire la chiesa per costruire la stazione ferroviaria (che porta il nome di Santa Lucia). Da allora il corpo della Santa è conservato nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia a Venezia, ma alcune sue reliquie si trovano sparse in molte città d’Italia e anche d’Europa, e ciò spiega il perché il culto di Santa Lucia si sia diffuso anche nei paesi nordici.

Il culto e le curiosità

Dal XV secolo in poi la devozione popolare invoca Santa Lucia come protettrice della vista, per questo viene raffigurata con gli occhi sul piatto e lo sguardo al cielo. Il nome “Lucia” deriva dal latino Lux, che significa “Luce“.

A Santa Lucia si attribuisce la fine della carestia nel 1646. La gente la invoca in preghiera, ed un testimone oculare riferisce di una colomba che vola nella Cattedrale e appena si posa viene annunciato l’arrivo di una nave piena di cereali. La popolazione attribuisce questo miracolo a Santa Lucia.

Santa Lucia è la Patrona di Siracusa, protegge le malattie della vista, gli oculisti, i ciechi, gli elettricisti.

La festa liturgica nella tradizione cristiana ricorre il 13 dicembre, la data della sua morte.

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