La nostra missione sul sentiero della pace
Non possiamo non tener conto dell’attuale contesto internazionale, nel quale si agitano tensioni di guerra: molti ne parlano e tutti hanno, a proposito, una propria opinione, se non proprio da esprimere, certamente da difendere: vogliamo vivere in pace!
Per conseguire “una pace” c’è chi fa anche la guerra, e ogni guerra è distruzione e morte. C’è, invece chi, come Francesco d’Assisi, si fa strumento della pace…
Ma sopra dei rivolgimenti della storia vi è la sovrana presenza di Dio, che giudica le scelte degli uomini. Ricordiamo, a proposito, le parole pronunciate dal papa san Giovanni Paolo II all’inizio della Quaresima 2003:
«A Lui “giudice delle genti” e “arbitro fra molti popoli” (cfr Isaia 2), rivolgiamo il nostro cuore per implorare un futuro di giustizia e di pace per tutti. Questo pensiero deve stimolare ciascuno di noi a proseguire in una incessante preghiera e in un fattivo impegno per costruire un mondo dove l’egoismo ceda il posto alla solidarietà e all’amore… E il Dio della pace, che scruta le intenzioni dei cuori e chiama suoi figli gli operatori di pace non farà mancare la sua ricompensa…».
Questo contesto, non privo di timori e paure, non toglie alle nostre comunità di continuare a proporre la propria testimonianza e ad offrire il proprio servizio fedeli alla propria identità carismatica. Lo spirito di Madre Michel ci invita a portare avanti la missione di Amore e di Pace che Ella ci ha lasciato come eredità, approfondendone ancora di più le implicazioni e le modalità applicative.
… Madre Michel ha parlato di amore, di abbandono fiducioso a Dio, ma anche di pace: «Mi pare che le lettere stesse componenti la dolce parola PACE indichino chiaramente le misteriose sorgenti di questo delizioso stato dell’anima: Purezza, Amore, Confidenza Eroica…» (Natale 1937 – Madre Teresa Michel).
Queste parole sono vive ed attuali per il calore umano e l’alta spiritualità che esprimono. Colpiscono ancora oggi la nostra sensibilità l’ansia premurosa che la Madre mostra di avere per le sue creature, e cioè i poveri e le Piccole Suore della Divina Provvidenza, ma sollecita tutti, consacrati e non, alla pratica dell’amore evangelico.
L’esercizio della carità è disponibilità, servizio, ma anche tolleranza e promozione della pace.