Glorificare il Signore
L’amore trova nella natura il segno del “riposo”, del settimo giorno. Si può sentire il Signore, nostro rifugio, riposo, “sabato”, a contatto con la natura, e contemplarlo in essa. Nel silenzio di monti e vallate, nell’immensità del mare, nella bellezza dei giardini, nel fragore delle cascate…, è dato a singoli e gruppi di percepire, adorare, ammirare Dio nei segni sparsi nel creato, e in Lui rallegrarsi.
Più ancora, l’umanità credente, la Chiesa, è chiamata a dar voce alla natura perché essa glorifichi, dia lode a Dio e lo benedica come Signore dell’intero creato. (Cfr. Dn 3,57 ss; Sal 148; 65; 95; 97; 135). Viene alla mente il “cantico delle creature” di S. Francesco. L’amore diviene celebrazione, culto gradito al Padre, canto di lode e rendimento di grazie, “Eucaristia”!