Amare la natura creata
“Redento da Cristo e diventato nuova creatura nello Spirito Santo, l’uomo può e deve amare anche le cose che Dio ha creato. Da Dio le riceve, le custodisce e le onora come se al presente uscissero dalle mani di Dio” (GS 37). Cristo… “tuttora opera nel cuore degli uomini con la virtù del suo Spirito, non solo suscitando il desiderio del mondo futuro, ma per ciò stesso anche ispirando, purificando e fortificando quei generosi propositi con i quali la famiglia degli uomini cerca di rendere più umana la propria vita e di sottomettere a questo fine tutta la terra” (GS 38).
A tale fine, l’amore si fa creativo di futuri migliori. La storia non è un circolo chiuso in cui tutto si ripete e si succede tale quale; non è qualcosa di passivo nel quale basta “rassegnarsi alla volontà di Dio”. Il futuro di una persona, un gruppo, una comunità, la Chiesa e l’umanità, non è il solo prolungarsi del passato. Il futuro è aperto all’espressione della nostra originalità e creatività. Perciò “il cristiano si sente impegnato nella costruzione di una città umana, pacifica, giusta e fraterna, che sia un’offerta gradito al Padre” (Paolo VI, OA 37).
L’amore è e porta con sé la liberazione da ogni sorta di schiavitù: ignoranza, povertà, oppressione, esclusione, violenza… E trasmette la sua forza e armonia a tutta la creazione: promuove i “diritti umani” e tutto quel che fa più degna la vita umana; proprio perciò investiga, sviluppa e amministra la natura in vista della dignità umana di ogni tempo. L’amore diventa servizio alla natura, creata per conservarne l’equilibrio fondamentale, metterne in luce le capacità nascoste a servizio dell’umanità nel suo impegno per costruire la fraternità universale.
Nello sforzo per “dominare” il creato, persona e umanità si realizzano come “immagine e somiglianza” del Signore, come popolo di Dio. L’amore, la carità, è piena realizzazione dell’uomo e, al tempo stesso, dell’intero creato. L’amore comunica alla natura il suo senso e il suo orientamento, e così la rende degna e la consacra a gloria di Dio.