Vila Vicentina “Furtado de Menezes”

CAMPO BELO (MG) 37.270-000

Rua Pe. Alberto Fuger, 01 – Arnaldos

 

  • Assistenza a persone anziane (uomini e donne)
  • Assistenza a persone disabili fisiche e psichiche
  • Pastorale sociale

 

Vila Vicentina “Furtado de Menezes”

Miracolo di amore

La necessità di offrire riparo agli indifesi e ai bisognosi ha dato origine alla Villa Vicentina di Campo Belo (MG) Brasile.

La Società di San Vincenzo de’ Paoli di Campo Belo, come seme fecondo di carità, gettato in terreno fertile, ha realizzato questo progetto, tuttora esistente e ricco di storia, di cui riportiamo le tappe principali:

  • 1938 – Nasce il progetto dell’Opera;
  • 1941 – L’Associazione San Vincenzo de’ Paoli si acquista un vasto terreno;
    1942 – Posta la prima pietra, si costruiscono i primi stabili e si dà inizio all’Opera, accogliendo i primi ricoverati;
  • 1948 – Padre Alberto Fuger, ex gesuita, entra nella struttura e vi dedica tutto il resto della sua vita. Nel corso dell’anno l’Opera viene inaugurata ufficialmente;
  • 1° maggio 1949: arrivano le Piccole Suore della Divina Provvidenza assumendo il servizio dell’Opera. Con loro, come scrisse un giornale locale, l’Istituzione ebbe un notevole sviluppo, sia come presenza di ospiti sia come organizzazione operativa, basata molto sul volontariato locale. Le prime pioniere furono suor Ágata de Magalhães e Suor Catarina Batista Teixeira.

Con eroica carità e totale dedizione le nostre suore dovettero affrontare non poche difficoltà e soprattutto un duro lavoro per sollevare dall’indigenza tante persone bisognose: invalidi fisici e mentali, anziani, vedove (in un primo momento assieme ai loro figli minori). Anno dopo anno il numero dei poveri aumentava sempre più. Che cosa fare per così numerose persone?

Um miracolo di amore: le suore, infatti, sia all’interno della struttura sia all’esterno, seppero creare un clima di famiglia, dove il dolore, ma anche la gioia di stare insieme diventarono legami di sincera fratellanza, basati altresì su principi cristiani, che si concretizzarono in atti di fede, speranza e carità.

In breve tempo la Villa diventa luogo comune. La città di Campo Belo, infatti, fa suo l’ideale vincenziano e generosamente molti volontari, privatamente o in modo organizzzato, si rendono disponibili per le varie necessità delle persone che la Villa accoglie. Organizzano feste, portano regali, aiutano nelle varie necessità, collaborano con l’amministrazione dell’Associazione, aiutano le suore nei diversi lavori.

Con questo servizio, le suore proseguono la missione di Madre Michel, mostrandosi “sorelle e madri amorose” di tutti.  “Sono esse le nostre madri”, dicono appunto, con la gioia sul viso, i poveri indigenti.

Attualmente alla Villa Vicentina sono assistite 108 persone, in una struttura originale fatta di tante casette allineate ai lati di un lungo viale. Fra le case emerge una chiesa dello stesso stile, che testimonia la continua e provvidente presenza di Dio fra loro.

In essa si incontrano gli ospiti per le preghiere giornaliere e per le celebrazioni liturgiche domenicali e festive. Particolare rilievo hanno le solennità del Natale, di Pasqua, del Corpus Domini, e della beata Madre Michel, arricchite tra l’altro da espressioni folcloristiche, proprie dei brasiliani.

È molto partecipata anche la festa junina o festa dei grandi santi popolari (introdotta in Brasile dai gesuiti portoghesi durante la prima fase della colonizzazione) che si realizza nel mese di giugno, per celebrare i tre santi a cui è dedicata: sant’Antonio, san Giovanni, san Pietro.

Convivenza serena, solidarietà, servizio fraterno e grande allegria sono i frutti della carità, che conferiscono all’Istituzione un fascino particolare di grazia.

In questo servizio cerchiamo così di realizzare il sogno della nostra Fondatrice, perché ci sentiamo come “una famiglia religiosa, unita di spirito e di cuore, che cerca di amare  veramente il Signore e  di servirLo nei suoi poverelli” (Cfr. Teresa Grillo Michel).

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