Vetrata del frate Dámaso Bianchi

Vetrata artistica e significativa della chiesa parrocchiale di Spinetta Marengo (AL), dove Teresa Grillo Michel fu battezzata.

La vetrata di fra Damaso Bianchi

A Spinetta Marengo, nella chiesa dedicata alla Natività di Maria, Teresa Grillo fu battezzata il 26 settembre 1855, come riporta l’atto ufficiale tuttora conservato ed esposto in una cornice.

“Il santo Battesimo – dice il Catechismo della Chiesa Cattolica – è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione”.

Nel sacro edificio dove la beata Fondatrice divenne “figlia di Dio” non poteva dunque mancare una sua immagine, a ricordo della straordinaria opera che, a partire da quel piccolo fonte battesimale, si propagò, con l’azione dello Spirito Santo, in tutto il mondo.

Madre Michel è raffigurata in una splendida e coloratissima vetrata, posta in alto, sul lato destro dell’unica navata della chiesa, mentre accoglie con tenerezza e amore un’anziana donna su una sedia a rotelle. Alle loro spalle, due edifici alessandrini particolarmente significativi. A sinistra, oltre a un gran numero di giovani e bambini che guardano con fiducia alla Beata, è chiaramente riconoscibile la Cattedrale, dove tuttora è conservata la Madonna della Salve, particolarmente cara a Madre Michel e spesso invocata a protezione e conforto. Alla destra invece è raffigurata la Casa Madre della Congregazione, dalla quale l’opera si propagò nel mondo per aiutare tanti bambini, anziani e ammalati.

Di grande significato spirituale è infine il monogramma cristologico che sovrasta l’intera rappresentazione. Come una grande stella, il simbolo IHS dà luce a tutta la scena, ricordando la grande devozione di Madre Michel all’Eucaristia. Una devozione che è rimarcata più volte nelle Costituzione della Congregazione delle Piccole suore della Divina Provvidenza: “La celebrazione dell’Eucaristia è il centro della nostra vita. È la maggiore espressione della vita comunitaria. Con le nostre sorelle, partecipiamo, quotidianamente, dello stesso pane e dello stesso calice, in un’offerta gradita e feconda per la vita della Chiesa”.

La luce che proviene dall’Eucaristia è artisticamente rafforzata dalla natura stessa dell’opera, una vetrata esposta direttamente alla luce del sole. L’autore è un padre cappuccino, fra Damaso Bianchi, che ha voluto chiaramente sottolineare la spiritualità di Madre Michel: nell’amore per i poveri e per gli ultimi c’è tutto il segreto della gioia e della luce che la Fondatrice continua ad emanare attraverso le sue Figlie.

Danilo Poggio

Profilo. Fra Damaso Bianchi (Fino Mornasco (Co) 1927 – Bergamo 2000) della provincia dei cappuccini lombardi, è stato un uomo pieno di talento e ha espresso nella sua pittura il “cantico” di lode che, secondo lo spirito di san Francesco,  sale dal creato al Creatore. Padre Fedele Merelli gli ha dedicato una monografia dal titolo: “Fra Damaso Bianchi, un artista cappuccino”  (edizioni Centro Culturale Rosetum, 1999) che enumera ben 140 opere realizzate in Italia e all’estero.

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