Illustrazioni di Nino Musío

Vivaci illustrazioni del libretto “Sarai madre” dato alle stampe ISBS – Castelnuovo Don Bosco – Asti.

Nel 1981 fu dato alle stampe (ISBS – Castelnuovo Don Bosco – Asti) un libretto dal titolo “Sarai madre” per offrire un’informazione rapida ed essenziale sulla fisionomia spirituale della Madre Teresa Grillo Michel, il cui testo fu elaborato dal sacerdote orionino don Andrea Gemma nominato, dopo, Vescovo di Isernia-Venafro.

In questo contesto non ci interessiamo della parte narrativa che pure rimane vivace e affascinante, quanto piuttosto delle molte immagini che lo decorano. Per il modo di comunicare, attraverso parole e immagini, il libro si avvicina al fumetto per cui la lettura è semplice, scorrevole, interessante; ciò spiega la grande diffusione che ne è stata fatta e l’interesse suscitato specialmente tra i ragazzi. I diversi quadri presenti nel volume appartengono al pittore piemontese Nino Musío, che mostra tutto il suo talento espressivo nelle 24 scene per altrettanti piccoli capitoletti riferiti agli episodi più salienti e caratteristici della vita di Madre Michel. Altri motivi ornamentali riempiono gli spazi di varie pagine. Vi si può apprezzare la componente paesaggistica, e quella ritrattistica, la bellezza incantevole dei colori e l’incisività del disegno.
In sequenza vediamo: la casa natale, le feste della sua giovinezza, il pianto per la morte del padre, la presenza al collegio di Lodi e la sua prima comunione, le nozze col capitano Michel, la elegante figura da cavallerizza, lo sconforto durante la malattia dopo la morte dello sposo.

Seguono altre scene riguardanti la sua nuova vita dedicata ai poveri e all’opera da lei fondata, tra cui: la famosa scena mentre va alla questua con l’asinello, i primi bambini accolti nella sua casa, l’avventura di un bagno fuori stagione, cioè la caduta in un fiume del Brasile e altre immagini allegoriche che esprimono la sua preghiera, l’impegno nell’apostolato, la fiducia nella Divina Provvidenza. Infine il suo sereno trapasso.
Il quadro più significativo dal punto di vista documentaristico ed estetico è considerato quello presentato sulla copertina. Ispirandosi ad uno dei ritratti più belli della Madre, il pittore la ritrae giovane sposa, affacciata al balcone, con lo sguardo volto verso l’infinito, quasi presagendo il suo futuro: “Sarai Madre”. Ella, infatti, dopo aver superato la malattia e il dolore per la perdita del marito, con questa divina ispirazione intraprese un nuovo cammino che la portò più vicina a Dio e per lui divenne “…madre di tanta povera gente”.
Vi si possono ammirare il dosaggio del colore e le linee del disegno, che da una parte riproduce un periodo storico, e nello stesso tempo è pieno di incanto. La sua figura si staglia in uno scenario ricco di luci e di ombre e anticipa le sue scelte alla luce del mistero di Dio e nella concretezza della quotidianità. Il suo sguardo rivolto verso l’infinito esprime le aspirazioni dell’animo per i grandi ideali e la determinazione dei suoi ardui progetti. Tutta la rassegna si ammira con piacere. Realizzate con la tecnica ad acquerello, le scene sono estremamente espressive e comunicano più di quanto si possa dire con le parole. Ciò è dovuto anche alla velata morbidezza dei toni; l’acquerello, infatti, per le sue caratteristiche è la tecnica più indicata a catturare le sfumature della luce e la bellezza della natura, creando così atmosfere molto interessanti.
Del pittore poco si conosce; sappiamo che lavora soprattutto per la Grafica Salesiani Don Bosco (edizioni italiane ed estere), ma se si accede alle librerie salesiane o si cerca su internet, subito ci si imbatte nelle numerose e belle opere d’arte che egli crea, mantenendo tuttavia un certo riserbo sulla sua persona. In genere egli interpreta argomenti religiosi, illustrando racconti biblici, storie di santi, temi di liturgia, molto spesso in forma di fumetto.
Di questi disegni si è fatto molto uso, riproponendoli in altre nostre pubblicazioni e offrendole come modelli per altre interpretazioni. Pertanto, quasi tutti gli originali sono smarriti ed è un vero peccato!
Ne mostriamo un piccolo campionario scelto tra le scene più significative.

Suor Maria Tamburrano

Nino Musío, l’artista.

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