ANCHE IL “MEZZO” PRESCELTO È UNA PARTE DEL “MES­SAGG IO”

DECALOGO PER I POLITICI

comandamento

NON DESIDERARE LA…

Desiderare la casa del prossimo in politica oggi potrebbe essere tra­dotto come invidiare, e dunque tentare di carpire all’avversario, le sue capacità e i suoi mezzi.

Il cristiano sa che la Provvidenza non lascia nulla al caso, e le ricchez­ze acquistate disonestamente andranno in rovina e porteranno alla rovina i loro detentori. Il che non significa che il povero automatica­mente ne diventerà possessore.

Nei disegni di Dio, il povero non ricorre ai mezzi dei ricchi, per affer­mare la giustizia. Davide non ha usato le armi di Golia, ma una sem­plice fionda.

Con il crescere dei costi di una campagna elettorale, con le perdite da registrare nel proprio bilancio professionale, si può essere seriamente invitati ad approfittare di appoggi occasionali ma mai disinteressati, si possono ricercare soluzioni anche precarie per guadagnare una “fine­stra” nei palazzi della comunicazione di massa.

Ma un cristiano candidato a ruoli istituzionali deve saper anche misu­rare gli “investimenti” alla luce del principio di povertà: dunque spese sì, ma nei limiti della ragionevolezza; contributi sì, ma nell’ambito del lecito; multimedialità sì, ma senza sprechi.

Particolarmente importante a questo riguardo l’atteggiamento degli elettori. Questi dovrà saper togliere la tara di un candidato presenzialista nei diversi mezzi di comunicazione, “premiando” piuttosto chi sceglie canali diretti, personalizzati ed economici, diffidando di chi spende tanto con la prospettiva evidentemente di recuperare il capitale e gli interessi. Sarebbe bene che tra elettori ed eleggibili esistesse un rapporto di fiducia diretto alla persona e non alla sua immagine.

ANCHE IL “MEZZO” PRESCELTO È UNA PARTE DEL “MES­SAGG IO”.

rfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-slide